Piandimeleto
 
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Il Museo di scienza della TerraMuseo del lavoro contadino

Il Castello dei Conti Oliva
Il Palio dei Conti Oliva

 
E’ attribuito a Carlo Oliva nella seconda metà del 1400 il restauro e l'ingrandimento del castello di Piandimeleto.
Per il suo progetto egli si servì di alcuni degli artisti del Duca, fra i quali Francesco di Simone Ferrucci. I lavori al castello Oliva consistettero nella ristrutturazione di un fortilizio già esistente, del quale non si conoscono le origini. Lo stesso doveva sorgere a picco sul fiume Foglia, come attestavano i ruderi visibili fino agli anni ’50 .
Il castello non appare come l’opera di una personalità ben definita ed ha quindi una fisionomia un po’ anonima e lontana dalle moderne costruzioni fortificate fatte erigere dal duca Federico.
Di pianta grossomodo quadrangolare, somma in esso sia le caratteristiche del fortilizio che del palazzo signorile. Ad attestare la sua funzione di fortilizio concorre, infatti, la presenza di merli ghibellini, di beccatelli, del cammino di ronda e la presenza di poche e piccole aperture; a sottolineare, invece, la sua funzione di dimora signorile é la facciata sud verso la piazza, caratterizzata dalla presenza di due ordini di finestre abbastanza ampie, il primo costituito da monofore ed il secondo da finestre con soglia e trabeazione in arenaria.
Se abbastanza anonimo all’esterno, all’interno il conte Carlo cercò di dare alle stanze del castello un tono più che mai dignitoso, prendendo ad esempio il palazzo dei duchi di Urbino da poco costruito: le numerose decorazioni riecheggianti quelle del palazzo dei duchi ed i soffitti voltati trasformano una semplice dimora in un vero e proprio palazzo.
In questi particolari si può leggere un desiderio di rinnovamento pari a quello delle corti più potenti, e rappresenta nel Montefeltro un caso unico di costruzione rinascimentale.
Poco lontano dal palazzo dei conti Oliva si erge una spettacolare torre circolare sicuramente rinascimentale: il suo impianto circolare é da ricollegare alle architetture martiniane, presenti nell’urbinate in numerosi esempi.
Terminata la signoria degli Oliva, il Castello é sempre rimasto alla comunità ed é stato sempre sede della vita pubblica del paese.
Oggi, oltre che ospitare una importante documentazione geologico e ambientale del territorio, nonché una pregevole testimonianza del mondo e del lavoro contadino del Montefeltro, il Castello conserva il suo valore di simbolo della comunità di Piandimeleto e si offre per importanti manifestazioni pubbliche.