Il convento, secondo studi effettuati su alcune bolle papali di Innocenzo
IV, sorge nel 1248 .
All’esterno, lungo il viale alberato si trova una scultura d’acqua
di Franco Assetto, il piccolo cimitero, un crocifisso ed una croce in
legno eretta su un’antica macina da grano.
Al suo interno si trova la cappella dei conti Oliva, a pianta quadrata
con un prezioso pavimento in piastrelle maiolicate.
La cappella colpisce per il suo preciso linguaggio: quello raffinato
e rigoroso degli artisti toscani, ed é definita dagli storici
come un’istantanea delle arti toscane del periodo di fine Quattrocento.
Pur non esistendo documenti certi riguardanti la costruzione della cappella,
in essa si possono trovare date significative: 1484 nell’iscrizione
di Carlo Oliva scolpita nel fregio che corre attorno al vano; 1478 e
1485, rispettive date di morte, sui sepolcri di Gianfrancesco Oliva
e Marsibilia Trinci; 1489 nella pala dell’altare.
L’architettura di stile rinascimentale, eretta su progetto di
Simone Ferrucci, su commissione del Conte Carlo Oliva, si caratterizza
per i suoi archi, le profilature in pietra grigia, le finestre rotonde,
i sepolcri in marmo finemente scolpiti.
Sull’altare é posta una Madonna con bambino e Santi, opera
del pittore G. Santi padre di Raffaello.
Sono inoltre di particolare interesse una cantoria lignea, un Coro in
noce scolpito, e due stalli con inginocchiatoi intarsiati dallo Zucchino
(1493).